Colori e percorsi del ‘900 in un recital del duo Minella-Brunetto ad Acquaviva delle Fonti

Domenica 14 settembre, a Palazzo de Mari di Acquaviva delle Fonti, saranno eseguite musiche di Respighi, Debussy e Grieg. Serata in collaborazione tra le associazioni Colafemmina e Amadeus

ACQUAVIVA DELLE FONTI – S’intitola “Colori e percorsi del ‘900” il recital che il duo composto dal violinista Silvano Minella e dalla pianista Flavia Brunetto dedica a Respighi, Debussy e Grieg, domenica 14 settembre (ore 19.30), a Palazzo de Mari di Acquaviva delle Fonti, per la stagione dell’associazione Colafemmina diretta da Maurizio Matarrese e sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Acquaviva delle Fonti. L’appuntamento, anteprima della terza e ultima parte di programmazione, è realizzato in collaborazione con l’associazione Amadeus.

Violinista che nel corso della propria internazionale carriera è stato ospite della Carnegie Hall e del Teatro alla Scala, Silvano Minella è noto anche per la sua attività con il Nuovo Trio Fauré e i complessi cameristici
I Solisti di Milano e I Solisti di Cremona. Suona un Mattia Albani del 1695 e da molti anni fa artisticamente coppia con la pianista Flavia Brunetto, anche lei una sfilza di concerti in giro per il mondo e una formazione con illustri didatti come Mieczysław Horszowski, Jörg Wolfgang Demus e Michele Campanella. Insieme si faranno protagonisti di un dialogo incessante e paritario tra i due strumenti, finalizzato ad esaltare le vibrazioni dei pezzi scelti, a partire da «Leggenda», «Valse caressante» e «Aria», vale a dire tre dei Sei pezzi dell’opera P031 di Ottorino Respighi, che agli albori del XX secolo, intento a seppellire il verismo, rivela la ricerca di un proprio originale idioma attraverso una serie di ascolti e viaggi compiuti in Europa.

Tra i Paesi di riferimento c’è anche alla Francia, che il duo Minella-Brunetto toccherà a seguire con la Sonata n. 3 L 148 composta da Claude Debussy un anno prima di morire, nel pieno del Primo conflitto mondiale, per rivendicare (insieme alle altre due Sonate coeve, una per violoncello e pianoforte, l’altra per flauto, viola e arpa), il proprio impegno nazionale in favore di una riscoperta di certe caratteristiche della musica francese, lontano dalle poetica impressionista e in polemica con la tradizione tedesca e il post-wagnerismo. Un passaggio, questo con l’ultimo Debussy, verso il clima nordico e campestre della Sonata in sol maggiore op.13 di Edvard Grieg, con il quale il recital si chiuderà.

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti. Info 335.1406658 (anche con
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