Ferragosto al Museo archeologico nazionale di Taranto

 

Il 15 agosto è prevista una visita tematica dal titolo “Tra otium e viaggi…feriae Augusti al MArTA”

TARANTO – Nella giornata festiva di Ferragosto i musei, i parchi archeologici e i luoghi statali della cultura tra cui castelli, abbazie, complessi monumentali , ville e giardini resteranno aperti.
Anche il Museo archeologico nazionale di Taranto partecipa al programma nazionale, proponendo per il prossimo 15 agosto una visita tematica dal titolo “Tra otium e viaggi…feriae Augusti al MArTA”.
L’appuntamento è alle 17.30 con un percorso tematico che celebra il Ferragosto nelle sue diverse declinazioni nei miti greci e il modo in cui gli antichi romani praticavano il “loro” riposo: l’otium.

I visitatori potranno ammirare le raffigurazioni dei ceramografi che narrano di spedizioni, viaggi e imprese di personaggi mitici quali Eracle, Orfeo, Ulisse e gli Argonauti. La visita svelerà inoltre come Taranto, con le sue incantevoli coste, in età romana, divenne una meta prediletta per le famiglie benestanti che vi costruirono sontuose ville con terme private, le stesse che soddisfacevano i bisogni della cittadinanza tarantina che si concedeva momenti di relax.

Un’occasione imperdibile per un salto nel passato, scoprendo i riti e le avventure che si celano dietro l’antica cultura del viaggio e del riposo.
L’attività è compresa nel biglietto di ingresso al museo al costo di 10 euro, salvo le gratuità o le riduzioni previste dalla legge e dalle convenzioni. Durata 90 minuti.
La prenotazione (obbligatoria) dovrà essere effettuata al numero 099 4532112 sino ad esaurimento dei posti disponibili, comunicando il proprio nome e cognome, email, telefono e numero di partecipanti.
Il Museo osservare gli orari di apertura consueta dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00).

didascalia foto

  • Nereide su mostro marino: Disco in argento sbalzato che decorava la parte interna di una teca portagioie, costituita da due valve unite mediante una cerniera, sul cui dorso superiore vi è un’iscrizione a puntinatura in lingua messapica ΟΠΑΚΑΣ ΣΑΒΑΛΕΙΔΑΣ (di Opaka Sabaleida). Sul coperchio, il disco centrale rappresenta una Nereide a torso nudo vestita di mantello dorato, avvolto intorno ai fianchi e ricadente con un lembo verso il basso, armille alle braccia, ventaglio nella mano sinistra e acconciatura “a melone”. Volta di spalle con la testa di profilo, è seduta in groppa ad un drago marino, che nuota su onde stilizzate a volute. Cronologia ultimo quarto del III sec. a.C.
  • Eracle che dialogo con Elios – Cronologia fine VI sec. a.C.; Descrizione: Skyphos attico a figure nere. Decorazione a figure nere, con dettagli sovraddipinti in rosso e incisi. Eracle con leontè, arco e clava, è raffigurato mentre si arrampica su una roccia; volge il capo indietro e si rivolge ad Helios. Quest’ultimo è raffigurato su un cocchio trainato da cavalli alati che emerge dal mare, nel quale sono raffigurati due delfini. Attribuita al Pittore di Teseo.