Taranto, San Camillo e Santa Rita un futuro nel segno della ricerca scientifica

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Le due strutture sanitarie tarantine nel Network di Ricerca Clinica Neuromed

TARANTO – Si viene curati meglio dove si fa ricerca, un concetto sempre più diffuso a livello internazionale. E le case di cura San Camillo e Santa Rita di Taranto, grazie all’ingresso nel Network di Ricerca Clinica Neuromed, abbracceranno sempre più questa visione innovativa della medicina.

Studi condotti a livello internazionale dimostrano come essere curati in centri dove si conducono ricerche scientifiche sia un grande vantaggio per il paziente. È qui che il lavoro dei ricercatori e quello dei medici si fondono strettamente, offrendo le più avanzate terapie e la migliore assistenza, allo stesso tempo cercando nuove strade di cura. Una missione che contraddistingue da sempre l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) Neuromed di Pozzilli.

Proprio il Neuromed, con la sua lunga tradizione di eccellenza, apporterà alle due strutture sanitarie tarantine un contributo determinante per proiettarle verso prospettive di avanguardia nel campo della diagnosi e terapia. Con un preciso obiettivo: la medicina personalizzata, terapie sempre più adattate al singolo paziente. In altre parole, portare al centro della medicina non più la malattia, ma il paziente, con le sue caratteristiche uniche e con la sua cura “su misura”.

I cittadini che si rivolgeranno alle due case di cura troveranno, quindi, una realtà sempre più legata all’innovazione. Le due strutture saranno infatti parte integrante del Network di Ricerca Clinica Neuromed, una rete di avanguardia che punta al continuo scambio di informazioni tra clinica e ricerca. Tutti i dati del Network, grazie al Progetto PLATONE, una struttura informatica d’avanguardia gestita da personale specializzato e ricercatori di fama mondiale, vengono raccolti e analizzati con tecnologie avanzate “Big Data”, capaci di scavare a fondo e trovare nuove relazioni, nuovi concetti e nuove risposte.

È una rivoluzione copernicana quella che stiamo avviando con il Network. – ha detto Giovanni de Gaetano, Presidente dell’I.R.C.C.S. Neuromed – Tutti questi dati, provenienti da strutture diverse, reparti e laboratori diversi, così come dal loro ambiente circostante, costituiranno un archivio enorme. Oggi abbiamo l’opportunità, grazie alle analisi Big Data, di metterli al servizio della salute, per trovare idee completamente nuove. Saranno identificate caratteristiche dei singoli pazienti, che ci permetteranno di stabilire cure e strategie di prevenzione sempre più personalizzate”.

Le Case di Cura San Camillo e Santa Rita hanno dato vita nei giorni scorsi, attraverso atto di fusione per incorporazione, ad un nuovo soggetto giuridico, che, in memoria del suo fondatore, imprenditore lungimirante e uomo di grande scienza, intelligenza e cuore, è stato denominato “Carlo Fiorino Hospital”, – riferisce la dottoressa Valeria Fiorino, Presidente e Direttore Generale del “Carlo Fiorino Hospital” – Siamo onorati di aver scelto l’I.R.C.C.S. Neuromed come nostro partner, in quanto ne abbiamo condiviso i valori, quali la ricerca, l’innovazione e la centralità del paziente. Ora puntiamo all’eccellenza, dando maggior voce ai cittadini di Taranto, con la forza che proviene da un grande Istituto come l’I.R.C.C.S. Neuromed. L’innovazione scientifica è il punto di partenza della buona medicina, e la partecipazione al Network ci permetterà di avere alle spalle una solida tradizione basata sulla cosiddetta ricerca traslazionale, nella quale il letto del paziente e il laboratorio scientifico dialogano costantemente. È così che le innovazioni più avanzate possono raggiungere rapidamente il malato. La ricerca scientifica che vedrà protagoniste le nostre strutture avrà importanti ricadute per tutto il territorio, sia in termini di salute che culturali ed economici. Una svolta epocale per un territorio così martoriato”.