Trani: Lega Nazionale per la Difesa del Cane contro “l’illegalità istituzionalizzata”

61

Lega Nazionale per la Difesa del CaneTRANI – Va giù duro la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che parla di “illegalità istituzionalizzata” in merito a quanto sta succedendo dopo il sequestro per maltrattamenti effettuato circa due anni fa al Dog’s Hostel di Trani. A seguito di tale operazione, i cani furono affidati a LNDC, che ha provveduto a trovare a molti di loro una idonea sistemazione. Quelli rimasti nella struttura di Trani, invece, sono stati accuditi per tutto questo tempo dai volontari locali della Lega.

Recentemente, stante l’inidoneità strutturale del Dog’s Hostel, si è reso non più differibile l’ordine di trasferimento dei cani presso altre strutture idonee, ma i Comuni di San Ferdinando di Puglia, Minervino e Spinazzola, proprietari di alcuni dei cani ancora ospitati nella struttura pugliese, vengono ora criticati da LNDC.

Michele Lamacchia, sindaco di San Ferdinando di Puglia, ha infatti emesso un’ordinanza per la reimmissione sul territorio dei 14 cani di sua proprietà che attualmente sono ancora nel Dog’s Hostel. Un provvedimento “palesemente scellerato” secondo LNDC “poiché appare evidente che dei cani che hanno vissuto in canile per anni non sono abituati alla vita di strada e, oltre alle conseguenze negative per i cani stessi, incapaci persino di procurarsi cibo, c’è da sottolineare che la loro reimmissione sul territorio comunale potrebbe rappresentare un pericolo anche per la circolazione stradale”.

Per quanto riguarda i cani appartenenti ai Comuni di Minervino e Spinazzola, LNDC ha inviato ai rispettivi sindaci una proposta di convenzione per il loro accudimento e mantenimento in una struttura autorizzata a Tricase (LE), peraltro dando garanzia di dimezzare il numero dei cani di loro proprietà ospitati in canile entro un anno attraverso massicce campagne di adozione responsabile e tale proposta ha avuto il parere positivo della ASL BAT e del Ministero della Salute.

Tuttavia, l’Associazione è venuta a conoscenza del fatto che il Comune di Minervino avrebbe stipulato un contratto per trasferire i suoi cani presso un mega canile in Basilicata, che “applica tariffe decisamente più alte di quelle proposte dalla struttura di Tricase e non dà garanzie circa l’adozione dei cani, mettendo quindi il Comune nella condizione di spendere molto di più e per molto più tempo”.

Piera Rosati, Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ha scritto nei giorni scorsi una lettera a Marcello Catalano, sostituto procuratore di Trani, esprimendo tutto il suo sconcerto per i suddetti provvedimenti. Subito Catalano ha disposto la sospensione temporanea della procedura relativa alla reimmissione sul territorio dei cani di San Ferdinando, al fine di tutelare il benessere degli animali. Si tratta di importanti vittorie per Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che continuerà nella sua battaglia.