Taranto, i cordoli non sono solo un limite allo shopping cittadino

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Angelo Fanelli, Cittadinanzattiva: in via Bruno c’è un problema per la sicurezza dei cittadini

logo ca pugliaTARANTO – In alcune zone della città i cordoli costituiscono un reale problema che attiene alla sicurezza di tutti i Cittadini. Il movimento Cittadinanzattiva Puglia, anche a seguito delle continue lamentele ricevute, si unisce al coro di protesta contro i cordoli stradali e, attraverso il Coordinatore dell’Assemblea Territoriale di Taranto, Angelo Fanelli, ribadisce la propria contrarietà all’installazione dei cordoli che delimitano le corsie in alcune vie della città.
“Abbiamo già segnalato da diverso tempo la situazione all’amministrazione comunale, ma purtroppo nulla è stato fatto. In particolare, ci riferiamo, all’annosa questione del cordolo posto in via Bruno nei pressi dell’ospedale, che, oltre a non agevolare lo scorrimento del traffico, crea un vero e proprio intralcio alla corsa dei mezzi di soccorso. Difatti, ogni giorno, in più di un’occasione si vedono delle ambulanze – a sirene spiegate – bloccate nel traffico”. Queste le dichiarazioni di Angelo Fanelli che aggiunge: “ Nel caso di via Bruno, non si tratta di una corsia preferenziale, bensì di un’assurda divisione di corsia che non è dato capire quale utilità abbia. Apprendiamo dalla stampa che il comandante della Polizia Municipale, riferisce che l’impiego del cordolo si è reso necessario per consentire ai mezzi pubblici e di soccorso di poter svolgere meglio la propria attività, ma il cordolo di via Bruno a nostro avviso contraddice questo principio e mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, generando un incremento del traffico e, di conseguenza, dell’inquinamento acustico ed ambientale”.
Cittadinanzattiva, che tra le proprie attività ha quella del Tribunale dei Diritti del Malato ed opera quotidianamente all’interno dell’Ospedale SS. Annunziata, chiede che l’amministrazione comunale provveda con urgenza alla rimozione dei cordoli di via Bruno e in tempi brevi dia avvio a provvedimenti alternativi, quali la creazione di una vera e propria corsia preferenziale con l’installazione di telecamere, ma, soprattutto, un contestuale e continuo controllo del traffico da parte degli organi di Polizia Municipale e degli ausiliari della sosta.