Manfredonia, convegno sulla nuova responsabilità sanitaria

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convegno a manfredonia sulla nuova responsabilità sanitaria

La responsabilità contrattuale applicabile al consenso-informato: la teoria dell’Avv. Paolo Iannone potrebbe rivoluzionare la responsabilità medica

MANFREDONIA (FG) – Si è concluso venerdì scorso il convegno giuridico organizzato dall’associazione Unione degli Avvocati di Manfredonia e dall’Ordine degli Avvocati di Foggia sul tema della nuova responsabilità sanitaria dopo la riforma Gelli-Bianco

L’Avv. Nadia Di Sabato (Presidente dell’associazione) ha moderato e coordinato i lavori dell’evento formativo, ove, nel corso del dibattito, il Prof. Giandomenico Salcuni (Professore associato di diritto penale, facoltà di giurisprudenza, Università degli Studi di Foggia) ha illustrato, in maniera completa ed esaustiva, tutto l’excursus storico, legislativo e giurisprudenziale che ha portato all’ultima sentenza delle Sezioni Unite sulla colpa medica. Durante la sua relazione, sempre il Prof. Giandomenico Salcuni, si è soffermato sull’applicabilità del nuovo articolo introdotto dalla Legge Gelli.

Nel proseguo, l’Avv. Paolo Iannone (avvocato del Foro di Bari, esperto in materia di responsabilità medica e autore di libri sul tema, tra cui l’ultimo presentato a Palazzo Montecitorio presso la sala stampa della Camera dei deputati) ha commentato l’articolo 7 della riforma non mancando, ovviamente, di illustrare le possibili vie di fuga dalla responsabilità aquiliana, tra cui l’oramai famosa teoria della responsabilità contrattuale applicabile al consenso-informato.

Infine, l’Avv. Roberto Francesco Iannone (avvocato del Foro di Bari, esperto in materia di responsabilità medica, relatore in diversi convegni giuridici, nonché autore di numerose pubblicazioni scientifiche sul tema) ha chiuso i lavori del convegno soffermandosi sulle prime pronunce delle Corti di merito, tra cui la recentissima sentenza del tribunale di Milano, ove i giudici meneghini eseguono un’interpretazione autentica della Legge Balduzzi per una controversia iniziata prima dell’entrata in vigore della riforma.

Sulla scia dei numerosi dubbi e questioni giuridiche, alcune di esse ancora senza risposta, le parole conclusive dell’Avv. Paolo Iannone, dette in chiusura dei lavori, fanno ben comprendere l’attuale stato di stallo:«Ai giudici l’ardua sentenza».