Lecce, case popolari senz’acqua

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Trevisi (M5S): “La Regione intervenga per sbloccare l’erogazione”

antonio trevisiLa Regione Puglia deve intervenire immediatamente e trovare una soluzione che permetta di sbloccare l’erogazione dell’acqua negli alloggi popolari di Lecce, sia per gli inquilini in regola con i pagamenti che per quelli morosi. Siamo davanti a una situazione che può comportare seri rischi per la salute pubblica”. È quanto dichiara il consigliere salentino del M5S Antonio Trevisi in merito alla situazione che stanno vivendo gli inquilini di alcune palazzine popolari di Lecce alle quali Acquedotto Pugliese ha bloccato l’erogazione del servizio idrico a causa di numerose morosità (persone per la maggior parte dei casi in condizioni di disagio economico-sociale). Ieri il Comitato Inquilini Case popolari di Lecce, L’Associazione “Pronto Soccorso dei Poveri” e le sigle sindacali, hanno dato vita a una manifestazione in via Aldo Moro, presso la sede leccese della Regione Puglia, per chiedere alle istituzioni di farsi carico del problema.
Nell’attesa che vengano installati dei contatori di sottolettura intelligenti che consentano di distinguere gli utenti morosi da quelli non morosi la Regione non può stare a guardare. – incalza Trevisi – Secondo quanto disposto dalla legge regionale, infatti, è l’ente gestore delle abitazioni popolari a dover versare le quote insolute relative al pagamento dei servizi accessori, occupandosi contemporaneamente del recupero delle somme nei confronti dei morosi. Il rischio è quello di andare incontro a veri e propri problemi di ordine pubblico dato che l’Ente ha espresso l’intenzione di rimuovere meccanicamente i contatori dell’acqua”.
Nei giorni scorsi Acquedotto Pugliese ha fatto a mezzo stampa di aver manifestato, nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 6 febbraio, la propria disponibilità a concedere un piano di dilazione per il saldo del debito maturato. Piano che prevede le stesse condizioni di favore proposte nel 2016, con una dilazione per un massimo di 48 rate mensili, senza acconto e previo riconoscimento del debito. AQP si è reso anche disponibile ad agevolare le richieste di frazionamento delle posizioni in più contratti con la conseguente installazione di più contatori, previa verifica della fattibilità tecnica, riconoscimento dell’eventuale debito pregresso, indicazione del piano di riparto del debito e sottoscrizione del piano di dilazione
Oggi le tariffe idriche in Puglia sono elevatissime – spiega il consigliere cinquestelle – anche a causa dei numerosi sprechi e di un servizio che, specie al sud, lascia molto a desiderare. In sostanza i cittadini pagano sempre di più per ricevere sempre meno in un comparto, quello dell’acqua, che rappresenta un settore essenziale e un bene primario per la collettività. Su temi essenziali come Acqua, Sanità e Istruzione non si può pensare al profitto, – conclude- si tratta di diritti fondamentali che non possono essere sottratti a nessun cittadino.”