Barletta, alta velocità ferroviaria: lettera aperta di Cascella al presidente Anci e a Decaro

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Nella lettera si chiede un adeguato servizio

BARLETTA – Il Sindaco Pasquale Cascella ha inviato al Presidente nazionale ANCI e Sindaco di Bari Antonio Decaro la seguente lettera, in cui si richiama l’esigenza di un adeguato servizio pubblico ferroviario nell’area della Provincia di Barletta Andria Trani.

<<Sentiamo, insieme, il dovere di evitare divisioni nello stesso Sud.
È comprensibile che il sindaco di Bari punti al riconoscimento da parte di Trenitalia dell’interesse della sua città a un collegamento veloce e (semi) diretto con la capitale. Ma vorrei rivolgermi ad Antonio Decaro come presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani affinché si colga questa occasione perché venga finalmente riconosciuta la comune esigenza di collegamenti infrastrutturali “competitivi” – per usare le sue espressioni – anche per “le città del Sud”. Al plurale, giustamente, guardando al di là dei campanili per investire realtà dinamiche ed essenziali per la ripresa dell’intero paese. E tra queste c’è obbiettivamente l’area della provincia Barletta Andria Trani, con un potenziale di 700mila utenti (comprendenti quelli delle aree interne fino alla Basilicata) che rimarrebbero esclusi non solo dall’alta velocità con Milano ma anche dalla opportunità di un collegamento in giornata con Roma giacché non si avrebbe nemmeno la possibilità di raggiungere con le linee locali la stazione di Foggia.
Di fatto, il servizio pubblico ferroviario continua a ignorare la domanda di una area già penalizzata dalla precarietà dei collegamenti sulla linea interna tra Barletta e Bari della Ferrotramviaria a seguito al disastro ferroviario dello scorso anno.
Per questo sono certo di poter avere dal presidente dell’ANCI un convinto sostegno alla presa di posizione istituzionale del Consiglio comunale di Barletta e di quello della Provincia di Barletta Andria Trani affinché la logica del mercato non continui a penalizzare quella visione integrale dello sviluppo che sola può consentire di affrontare strutturalmente il divario che penalizza l’intero Sud>>.