Bari, riapre l’Auditorium Nino Rota

142

Decaro: “Riaperto un luogo negato a tre generazioni di baresiI. Obiettivo riaprire tutti i contenitori culturali della città”

conferenza stampa riapertura auditorium nino rotaBARI – Questa mattina il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del concerto che si terrà in occasione della riapertura al pubblico dell’Auditorium Nino Rota prevista per domani, venerdì 22 settembre, alle ore 19.30. Madrina della cerimonia di inaugurazione sarà Carla Fracci, stella della danza classica internazionale.

All’incontro con la stampa sono intervenuti anche la presidente del Conservatorio “Piccinni” Marida Dentamaro e il direttore del Conservatorio “Piccinni” Gianpaolo Schiavo.

Oggi presentiamo la riapertura al pubblico dell’Auditorium Nino Rota del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari – ha esordito il sindaco -. Sono passati 26 anni ed è come se avessimo sottratto a tre generazioni la possibilità di ascoltare la musica all’interno di questo spazio consacrato alla musica, un danno incalcolabile, se si pensa che uno degli obiettivi che ci stanno più a cuore e che stiamo portando avanti con tutti i soggetti culturali della città è quello di ricostruire il pubblico, rendendo accessibili a tutti contenuti e contenitori. In questa operazione, sono sicuro, anche il Conservatorio farà la sua parte. Qui oggi vogliamo celebrare una festa, consapevoli però che la strada per arrivare a questo punto non è stata semplice. Con l’avvocato Dentamaro, più di un anno e mezzo fa, abbiamo organizzato un’iniziativa pubblica convocando tutti i tecnici di tutti i soggetti istituzionali che avevano partecipato alle attività per la ricostruzione dell’Auditorium per condividere oneri e onori di questa vicenda. Non è il caso di ripercorrere tutti gli ostacoli che abbiamo dovuto superare per arrivare fin qui ma posso senza dubbio dire che la riapertura dell’Auditorium rappresenta un esempio di come non vanno fatte le cose e di come la burocrazia possa bloccare per anni la soluzione di una vicenda, fino a farla apparire infinita arrecando un danno ai cittadini. Per questo sento di ringraziare l’avvocato Dentamaro, perché senza di lei non saremmo riusciti a raggiungere questo risultato. Marida ci ha messo non solo passione e determinazione ma anche un pezzo importante della sua attività professionale e ha avuto l’intuizione di chiedere aiuto al Provveditorato alle Opere pubbliche in un momento di difficoltà, in cui bisognava recuperare la documentazione relativa agli impianti elettrici realizzati da aziende che magari nel frattempo erano fallite o avevano cessato l’attività. Questa storia, però, è il passato, da domani finalmente cominciamo a scrivere una pagina nuova. Domani è senza dubbio una giornata importante per gli studenti e i docenti del Conservatorio, per la nostra città, per tutti i cittadini dell’Area metropolitana e gli amanti della musica. Uno ad uno stiamo riaprendo i contenitori culturali della città restituendoli alla loro funzione originale: domani l’Auditorium e, ad ottobre, tutti gli spazi del Castello Svevo diventeranno fruibili al pubblico. Speriamo di poter riprendere a breve anche i lavori del secondo lotto del Teatro Piccinni, bloccati a causa di un contenzioso: una situazione paradossale per la quale mi sono spinto a chiedere al Governo una modifica delle norme per evitare di tenere bloccate le sorti di un’opera e privare un’intera comunità di un bene. Procedono invece spediti i lavori nel Margherita e nell’ex Mercato del Pesce che ospiteranno il Polo del Contemporaneo. Confido che in questo mandato riusciremo a mettere a posto tutti questi tasselli per completare il mosaico dell’offerta culturale complessiva della nostra città”.

Per la parte di mia competenza, che non è né artistica né musicale – ha spiegato la presidente Dentamaro – posso solo dire che quando, poco meno di due anni fa, fui nominata presidente del Conservatorio, ho trovato una matassa burocratica da sbrogliare che avrebbe potuto tenerci bloccati per tanti anni ancora. Forse, durante il nostro primo incontro, il sindaco non mi ha creduto fino in fondo quando gli ho raccontato delle problematiche intricate che ho trovato e che sembravano davvero insormontabili. Quindi, sono io che ringrazio Antonio Decaro, che peraltro ha speso anche le sue competenze ingegneristiche. Insieme siamo saliti persino sul sottotetto. Con spirito pratico, dunque, abbiamo affrontato tutte le questioni riguardanti i lavori, i collaudi e le pratiche amministrative. Per un lungo periodo può essere stato un esempio di cattiva burocrazia ma devo dire che, rispetto a questi ultimi tempi, possiamo parlare di buone prassi, ottima burocrazia e grande collaborazione ottenute da parte di tutti gli uffici, anche grazie alla spinta, al sostegno, al supporto concreto del sindaco, di tutto il suo staff e del Comune di Bari. Aggiungo l’enorme soddisfazione di essere riusciti ad arrivare alla meta grazie ad un grande sforzo collettivo. Hanno lavorato in tantissimi per centrare questo risultato. Allo stesso modo ringrazio i docenti e gli studenti per la pazienza che hanno avuto in questi anni, sopportando tanti disagi, e mi auguro che ora si sentano ripagati perché senza l’auditorium gli spazi della struttura sono davvero limitati.

Saremo felicissimi di offrire al pubblico non solo tutte le produzioni del Conservatorio, che finora sono state girovaghe prendendo in prestito gli spazi più diversi e magari non del tutto adatti, ma anche concerti di grande qualità. L’auditorium è uno spazio destinato alla musica e in quello spazio si eseguirà tanta buona musica non solo dei docenti del Conservatorio ma anche degli ospiti, in quanto credo sia giusto che questa sala sia resa disponibile in tutta la bellezza che può accogliere. Ovviamente regolamenteremo la sua concessione anche perché i costi materiali di gestione sono elevatissimi”.

Infine, il direttore del Conservatorio “Piccinni” Gianpaolo Schiavo ha concluso: “l’ultimo periodo dell’attività svolta dal Conservatorio è stata proficua e propulsiva. È stato un lavoro di squadra e di sinergie, di competenze e di risorse, interne ed esterne al Conservatorio, che ha avuto alla base la forza della volontà delle istituzioni coinvolte di riaprire l’Auditorium. Come diceva il sindaco, è vero che la chiusura di questo luogo ha impedito ad intere generazioni di formarsi al piacere dell’ascolto della musica ma è anche vero che è stato negato ai tantissimi studenti del Conservatorio di esercitare il proprio talento e le proprie produzioni in uno spazio adatto”.