Bari, al via “Io ricordo”

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Il progetto finanziato dal Welfare per contrastare la degenerazione cognitiva a passo di tango argentino

BARI – Comincerà il prossimo 20 aprile “Io ricordo”, il progetto realizzato dalla cooperativa Magnolia in collaborazione con la soc. coop. AL.I.C.E. e l’associazione Alzheimer Bari e finanziato dall’assessorato al Welfare nell’ambito dell’avviso pubblico “Creatività e movimento oltre le barriere”. Un’idea innovativa pensata per migliorare le condizioni di vita degli anziani affetti da degenerazione cognitiva, demenza senile, morbo di Alzheimer grazie ai movimenti di ballo del tango argentino.

La tangoterapia, infatti, nasce dall’unione tra la danza, la psicologia e la psichiatria al fine di curare il disagio psicofisico legato a un ampio spettro di patologie. Sono diversi i campi di applicazione della terapia: dalla neurologia alla cardiologia, dall’oncologia alle diverse forme di riabilitazione fisica. Nello specifico, il progetto consiste nello svolgimento di una serie di esercizi propri di alcuni passi del tango argentino, che consentono di migliorare l’equilibrio, la postura, la coordinazione motoria e le capacità di movimento dei partecipanti. A tal fine si utilizzeranno, su base musicale, figure e passi del tango combinati tra loro in base al problema che si intende contrastare e alle reali condizioni degli utenti.

L’obiettivo è stimolare le abilità motorie, emotive, cognitive e relazionali degli anziani per ottenere un miglioramento del benessere complessivo e contribuire alla loro integrazione nell’ambiente circostante, evitando così l’isolamento psicologico.

“Io ricordo” è rivolto a 15 persone, 5 delle quali individuate dai Servizi sociali, che soffrono di una patologia cerebrale degenerativa o di disturbi motori lievi. Si svolgerà nella sede del consorzio “Beata Chiara” in un lasso di tempo di 5 mesi, con un incontro pomeridiano alla settimana: nel corso di 3 incontri si punterà a sviluppare il senso di fiducia del gruppo attraverso l’uso delle musiche e delle tecniche del tango, durante gli altri 12 appuntamenti, invece, si procederà con le lezioni pratiche basate su una lenta costruzione di un percorso che possa favorire l’avvicinamento emotivo delle coppie che si andranno a formare.

Nel progetto saranno coinvolti anche i familiari degli utenti proprio per migliorare le dinamiche relazionali tra questi ultimi e i nuclei familiari di appartenenza, e in particolare attraverso l’organizzazione di due appuntamenti, uno da tenersi a metà del percorso progettuale, l’altro in chiusura.

I risultati del progetto saranno valutati da una psicologa all’inizio, al termine e 6 mesi dopo la fine del progetto.

Prosegue il nostro impegno sul tema delle disabilità e della terza età – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – non solo attraverso il potenziamento degli interventi tradizionali di cura ma anche tramite lo sviluppo di una serie di azioni complementari innovative. Il nostro obiettivo, coerente con i bisogni e i desideri di molti cittadini fragili, è quello di proporre programmi che, a partire dalla musica, il ballo e l’arte, possano incidere sul benessere fisico e psichico in maniera multidisciplinare e multidimensionale. È esattamente l’approccio scelto dagli ideatori di “Io ricordo” che, utilizzando le figure e i movimenti del tango argentino, propone un percorso riabilitativo tanto dal punto di vista motorio quanto cognitivo, come dimostrano i risultati ottenuti negli ultimi anni dalla tangoterapia”.