A Lecce una mostra sull’ebraismo

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La mostra sarà inaugurata al Castello Carlo V di Lecce venerdì 22 gennaio, alle ore 18

chiesa di santo stefano a soleto - affreschiLECCE – Venerdì 22 gennaio, alle ore 18, al Castello Carlo V di Lecce, verrà inaugurata la mostra”Da Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in provincia di Lecce”.

L’esposizione viene realizzata in occasione della “Giornata della Memoria 2016” e nasce dall’idea di creare un percorso espositivo documentario che testimoni e faccia conoscere ai visitatori alcuni importanti episodi della storia del Salento, ancora ignoti ai più.

La presenza di comunità ebraiche nel territorio, attestata fin da età tardo-antica, come testimonia una stele funeraria dei primi secoli dell’Era Volgare rinvenuta ad Otranto, ha avuto una funzione importante nello sviluppo economico e culturale del Salento in età medievale. Dopo una “scomparsa silenziosa” di alcuni secoli causata dagli editti di espulsione cinquecenteschi, la presenza numerosa di ebrei ricompare nei campi di transito allestiti in Salento nel secondo dopoguerra, in una realtà fortemente provata dal conflitto.

La mostra racconta, attraverso riproduzioni di documenti e una ricca selezione di materiali audiovisivi, la complessa storia di convivenza e integrazione delle varie componenti sociali ebraiche e non ebraiche stabilite in area salentina in età antica e medievale, concentrandosi primariamente sull’accoglienza offerta, più di recente, a quanti sostarono nel nostro territorio, dopo le tragiche esperienze dei campi di concentramento. Per questo si è scelto di collocare l’iniziativa nel periodo in cui si celebra la “Giornata della Memoria”, il cui intento è di “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano più accadere”.

La mostra, allestita all’interno delle sale polifunzionali del Castello Carlo V, luogo simbolo della presenza ebraica medievale in città, resterà aperta fino al 28 febbraio 2016.

La realizzazione della mostra, indirizzata a turisti, locali e soprattutto alle nuove generazioni, si pone la finalità di approfondire tematiche relative alla tolleranza e alla discriminazione, alle dinamiche di inclusione ed esclusione sociale, partendo dal presupposto che la conoscenza della storia, e ancora di più della storia del territorio in cui si vive, può aiutare alla comprensione e all’analisi critica del presente. A questo proposito l’esposizione risponde perfettamente alle finalità della legge 20 luglio 2000, n. 211 di istituzione del “Giorno della Memoria”.

La mostra – curata dall’architetto Fabrizio Ghio, dal professor Fabrizio Lelli (Università del Salento), dalla dottoressa Maria Rosaria Tamblè (Archivio di Stato di Lecce), dalla dottoressa Giuliana Genoese e dalla dottoressa Lara Galati – è promossa dalla R.T.I. Cooperativa Theutra – Oasimed – Novamusa, con la collaborazione dell’associazione Meditinere, dell’Arci Lecce, della Pro Loco Leuca, della società A.R.Va e del CeRDEM (Centro di Ricerche e Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”) con il patrocinio di Comune di Lecce, Castrignano del Capo, Otranto, Nardo, Sogliano Cavour, Soleto, Tricase.